The wall in the middle of the book

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Written by Alessia Colombo

This review is available only in the original language.


Tipologia: albi illustrati
Tematiche principali: diversità, paura dell’altro
Tecnica delle illustrazioni: tecnica mista tradizionale/digitale
Età consigliata: 4-8 anni


 

Nel mezzo di questo libro c’è un alto e solido muro di mattoni. Il piccolo cavaliere sul lato sinistro ci informa che il suo lato è quello sicuro e che è importante che il muro stia lì, perché dall’altra parte c’è un orco terribile che certamente lo mangerebbe. Nel frattempo, quasi a conferma delle sue parole, nel lato destro del libro vediamo aggirarsi enormi animali: un rinoceronte, una tigre e anche un gorilla.

Mentre ci racconta tutto questo il piccolo cavaliere sale su una scala per rimettere a posto un mattone e non vede che piano piano l’acqua è salita fino a riempire il lato sinistro del libro, sotto i suoi piedi. Quando se ne accorge è troppo tardi e cade nell’acqua. Per fortuna l’orco nel lato destro sente cosa sta succedendo, infila una manona sopra il muro e salva il piccolo cavaliere. Questi lo ringrazia ma poi, con grande timore, si accorge di essere finito dall’altra parte del muro, dalla parte sbagliata e nelle grinfie del tremendo orco! Fortunatamente si tratta di un orco buono e il lato destro del libro non è un posto così tremendo come si crede.

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In questo libro edito in Italia da Editrice Il Castoro, l’autore e illustratore Jon Agee ci parla di muri, guadagnandosi una meritatissima menzione nella categoria Fiction al Bologna Ragazzi Award 2020.

Che sia fisico o mentale, costruire un muro significa dividere un spazio ponendo noi da una parte e gli altri (chiunque essi siano) dall’altra. Mentre realizziamo il muro ci convinciamo che chi sta dall’altra parte è malvagio, pericoloso e che quel muro è necessario per tenerci al sicuro e proteggerci. Ma è davvero così? Non sarà che, come spesso succede nell’attualità, un muro è solo una mossa politica che non fa altro che alimentare le nostre paure? Questo perché costruire un muro ci impedisce letteralmente di conoscere e fare esperienza di ciò che c’è al di là di esso e si sa che è molto più facile temere ciò che non si conosce.

La soluzione purtroppo non piacerà agli amanti della comfort zone, perché si tratta di prendere in mano il coraggio e buttarsi, scavalcare quel muro per scoprire che gli orchi che vi abitano non sono così spaventosi come ci immaginavamo e che c’è qualcosa di buono anche dall’altra parte. Peraltro il fatto che la nostra sia la parte “giusta” e “assolutamente sicura”, non è poi così una certezza, come dimostra l’allagamento del lato sinistro del libro, nelle cui acque sguazzano coccodrilli e pesci enormi. È solo qualcosa che ci siamo detti per convincerci che il posto in cui stiamo noi e le persone con cui stiamo sono meglio degli altri posti e delle altre persone.

D’accordo, forse io con la mia mente da adulta vedo molto di più di quello che c’è in questo albo, che parla essenzialmente del fatto che i muri dividono e le divisioni danno vita a preconcetti, sintetizzando mirabilmente un argomento complesso e rendendolo facilmente comprensibile anche ai bambini.

Se ci sono muri nelle vostre vite, che ne dite di provare ad abbatterli con questo libro?

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Jon Agee, Il muro in mezzo al libro, Il Castoro, Milano, 2019

Original edition: The wall in the middle of the book, The Dial Press, New York, 2018

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