Written by di Alessia Colombo
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Tipologia: albo illustrato
Tematiche principali: emozioni, rapporto tra sorelle
Tecnica delle illustrazioni: inchiostro, matita e pastelli, più ritocchi digitali
Età consigliata: 6-10 anni
Vanessa si accorge subito che sua sorella Virginia si sta trasformando in un lupo, perché si comporta in modo davvero strano: fa versi selvaggi, ringhia e caccia via tutti. L’unica cosa che Virginia desidera davvero è starsene nascosta sotto le coperte. Vanessa non sa proprio come aiutarla, gli sbalzi d’umore della bambina lupo capovolgono la quotidianità della casa, mandando tutto all’aria. Prova allora a consolarla con dolcetti, musica, le coccole del gatto o del fratellino, ma nulla aiuta Virginia. In un momento di confidenza la bambina lupo racconta alla sorella che se potesse volare forse starebbe meglio, perché andrebbe in un posto perfetto pieno di dolci, fiori, alberi su cui arrampicarsi e niente tristezza. Allora a Vanessa viene un’idea e comincia a disegnare sul muro della camera un prato pieno di fiori, animali, una scala per salire fino alla finestra e un cespuglio a forma di elefante. Anche Virginia si mette ad aiutarla e insieme costruiscono un bellissimo giardino, questo la fa sentire così bene che ben presto torna ad essere di nuovo una bambina.
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Questo albo pubblicato in Italia da Rizzoli, ha in realtà per titolo originale semplicemente Virginia Wolf, nome che ha un doppio rimando. Il primo è al termine wolf, che in inglese significa lupo. Mentre il secondo è alle famose sorelle Virginia Wolf e Vanessa Bell, l’una scrittrice l’altra pittrice degli inizi del ‘900, che insieme ad altri formarono il circolo culturale Bloomsbury Group, dal nome del quartiere di Londra in cui si ritrovavano. Infatti nel libro il posto magico che la bambina lupo si immagina ha il nome vagamente famigliare di Bloomsberry.
Ci ho messo un po’ a capire questo libro, anche perché il legame della storia con le figure di Virginia Wolf e Vanessa Bell mi confondeva. Ma poi ho capito che forse ero io che volevo vederci qualcosa dietro e che probabilmente il riferimento letterario è semplicemente quello che è: una citazione. Per il resto il libro ha un messaggio molto intenso che parla di emozioni profonde, tanto forti e destabilizzanti da trasformare una bambina in un animale che ulula alla luna e far sentire gli altri abitanti della casa come se il mondo fosse capovolto.
Parliamo qui di quella malinconia che si sperimenta in diversi momenti della vita, tra cui uno dei primi è sicuramente la fase della crescita. Sensazioni dalle quali vorremmo volare via, lasciandocele alle spalle per richiuderci in un mondo tutto nostro. In queste situazioni se siamo fortunati, intorno a noi troveremo persone che pur di aiutarci arriveranno a costruire un portale magico sul muro della nostra stanza. Che altro non è che una metafora dello stare accanto fino alla fine e con la propria presenza e amore far ritirare pian piano il lupo nella sua tana.
Insomma un testo profondo, stemperato dalle delicate e incantevoli illustrazioni di Isabelle Arsenault. Consigliato per bambini in fascia scolare visto il tema un po’ intenso. Il rimando a personaggi storici può essere uno spunto interessante da affrontare con i più grandi, magari andando a curiosare nella vita delle due sorelle o a guardare i quadri di Vanessa Bell. C’è del potenziale anche per il lavoro di gruppo, soprattutto se si vuole far riflettere i bambini sul mutamento delle emozioni, cosa comporta per loro stessi e quelli che stanno intorno. Perché a volte siamo tutti un po’ Virginia, ma sarebbe bello imparare a essere ogni tanto anche un po’ Vanessa.
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Kyo Maclear, Isabelle Arsenault, Virginia Wolf. La bambina con il lupo dentro, Rizzoli, Milano, 2014
Original edition: Virginia Wolf, Kids Can Press, Toronto, 2012