Written by Alessia Agostinelli
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Ci sono storie che attecchiscono alle pareti del nostro cuore assumendone la forma e la consistenza, riconoscendosi in quell’organismo che le ospita al punto da diventarne parte. Ci sono libri che distruggono per poi ricreare, accompagnando il lettore in un viaggio nella sua anima, nelle sue passioni, nei suoi dolori e traumi più reconditi. Libri che mostrano il baratro, ti lanciano e se si è fortunati ti salvano in extremis. Libri dopo i quali non si può essere gli stessi, chiunque tu sia stato prima, qualunque fossero il tuo fardello e la tua identità. Romanzi che sciolgono tutto per riconsegnare una forma inedita, che dal fondo del baratro che ci mostrano, riflettono una luce abbacinante.
Pubblicato nel 2016, L’estate che sciolse ogni cosa di Tiffany McDaniel, classe 1985, è tutto questo e forse più. Caso editoriale negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, dove si è aggiudicato il The Guardian “Not-The-Booker Prize” insieme a numerosi altri riconoscimenti, in L’estate che sciolse ogni cosa la scrittrice ci conduce nel suo Ohio con una storia straziante e meravigliosa.
Dopo aver letto il romanzo della McDaniel non è più solo ad Orwell che penserete in relazione al 1984. Perché quello vissuto dal protagonista, il tredicenne Fielding Bliss, è un anno indelebile sulla pelle e nel cuore.
Tutto si svolge nella tranquilla cittadina di Breathed, Ohio, dove nell’estate del 1984 giunge un ospite invitato dal padre di Fielding, l’integerrimo giudice Autopsy Bliss, tramite una lettera pubblicata sul giornale locale. È il diavolo in persona. E la persona ha una forma inaspettata: quella di un tredicenne dalla pelle nera e dalle iridi verdi come foglie. Autopsy vuole vedere da sé il male, vuole toccarlo con mano e affrontarlo, dopo averlo cercato e punito per anni in un’aula di tribunale. Ma quello che si presenta alla sua porta è appena un bambino, un angelo caduto dal cielo che reca con sé un’aura di mistero e saggezza impenetrabile.
In concomitanza con l’arrivo del ragazzo, che si farà chiamare Sal, un caldo torrido, inedito e distruttivo si fa largo in città, sciogliendo tutto ciò che trova nel suo passaggio: gelati, legami, ragione e vite intere, il senso del bene e del male, che si mescolano a formare il caos.
Con un linguaggio sublime, uno stile unico e personaggi tratteggiati con inedita perfezione, Tiffany McDaniel ci ha consegnato un romanzo d’esordio immenso e indimenticabile e si qualifica a pieno diritto come voce di spicco della narrativa contemporanea.
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Tiffany McDaniel, L’estate che sciolse ogni cosa, Atlantide, Roma, 2016
Original Edition: The Summer That Melted Everything, Scribe Publications, 2016