“Il potere che finge di istruire e invece governa con paternalismo ha la strada spianata.”
Come sarebbe vivere in una nazione dove è stato scientificamente deciso di eliminare l’empatia perché ritenuto elemento disturbante della democrazia? Azzerare il libero pensiero per garantire un funzionamento senza intoppi della macchina politico-burocratica di un paese, può essere ritenuto il giusto prezzo da pagare?
Siamo così entrati a piedi uniti dentro la storia narrata nel libro, in cui un giorno qualsiasi Fausto Albini, cittadino della nazione DF, colto da un malore è trasportato di corsa in ospedale, dove viene ricoverato nel reparto “Disturbi Affettivi”.
Durante la degenza entra in contatto con altre persone che come lui hanno avvertito una crepa indecifrabile nel “sistema”, che si andrà ad allargare fino ad assumere dimensioni inimmaginabili. A salvare i protagonisti da un destino segnato dopo la somministrazione di un vaccino anti-empatia sono i libri (vietatissimi), la riscoperta dei colori (sono tutti per legge standardizzati) e dei sentimenti (i bambini venivano tolti ai genitori, e mariti e mogli ruotavano regolarmente). La scoperta di nuovi mondi e l’aspirazione di sovvertire il malato ordine precostituito di DF saranno il combustibile che andrà ad alimentare la nuova vita di Fausto e dei suoi compagni, e che li farà diventare il nucleo della Resistenza.
Anticipiamo subito ciò che in molti stanno pensando: trama interessante elaborata in altri libri. Certamente sì, ma non è questo l’importante, perché dipende da come si affronta un tema. Questo romanzo ha il pregio di regalare al lettore lo stimolo a riflettere sul mondo così come lo conosciamo, e forse come potrebbe diventare qualora si fosse disposti ad accettare troppi compromessi.
La scrittura è incisiva, ogni situazione descritta con vigore, ogni dialogo, seppur breve, è ben studiato e strutturato: qui viene rilevata indirettamente la formazione teatrale dell’autore. I lunghi periodi non disturbano la lettura, sono un tratto distintivo del libro che, sì, ci è piaciuto.
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Giulio Cavalli, Nuovissimo testamento, Fandango, Roma, 2021