Scritto da Donatella Lanza
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Conoscendo Saeed e Nadia, abbiamo l’impressione di iniziare una storia che racconta il mondo contemporaneo. Lo sfondo del loro giovane amore è una città povera, dove il radicalismo religioso si sta diffondendo e le libertà individuali vengono gradualmente represse.
Si incontrano ad un corso serale e iniziano a frequentarsi con discrezione, all’inizio pranzando ai tavoli più riparati dei ristoranti della città e, col crescere dei sentimento, incontrandosi di nascosto nel piccolo monolocale in cui Nadia vive da quando ha lasciato la casa dei genitori, e che paga grazie al lavoro in un call center.
Quando la guerra civile tra esercito ufficiale e miliziani rende la città sempre più insicura, Saeed cerca di convincere Nadia a trasferirsi nell’appartamento in cui lui vive con i genitori. La ragazza si ostina a mantenere la propria indipendenza, ma quando la morte diventa una presenza troppo concreta per essere ignorata, decide di andare a vivere sotto lo stesso tetto del ragazzo e di suo padre.
In città comincia a circolare la voce dell’esistenza di porte in grado di trasportare magicamente chi le attraversa in un luogo lontano. Saeed e Nadia decidono che, nonostante il rischio mortale, l’unica speranza di vita per loro è altrove e prendono contatti con chi può farli arrivare ad una di queste porte. Quando arriva il momento di attraversarne una, inizia per i due un viaggio che è in tutto e per tutto paragonabile a quello che intraprendono i migranti ai giorni nostri, affrontando l’ignoto alla ricerca di un futuro migliore di quello che il Paese di origine sta loro offrendo.
Il romanzo racconta quindi tutte le contraddizioni dei nostri tempi – lo sradicamento di chi fugge, il conflitto con chi si sente invaso, l’apertura al nuovo e il magnetismo verso la propria cultura di origine anche quando nasconde sfumature radicali – trasponendolo però in un “futuro plausibile” dove il mondo intero affronta il dilemma dell’immigrazione riscoprendo il valore della solidarietà tra esseri umani.
Ed è allo stesso tempo il racconto di un sentimento tra due persone, che si cementifica nel mutuo supporto, ma che allo stesso tempo evolve a causa delle “porte” che Nadia e Saeed decidono di aprire durante la loro esperienza di vita insieme.
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Mohsin Hamid, Exit West, Einaudi, Torino, 2018
Edizione originale: Exit West, Hamish Hamilton, 2017