Il malore attivo dell’anarchico Pinelli

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L’anarchico Pinelli morì, benché in un modo tutto suo, di morte naturale.”

Libro impegnativo e intenso. La lettura prevede una forte conoscenza della storia d’Italia del secondo dopoguerra e gli anni della contestazione. Un’immersione totale nelle fratture politiche, economiche e sociali che mettevano a dura prova la tenuta dell’entità statale italiana. 

La prefazione iniziale aiuta il lettore ad orientarsi in un mondo lontanissimo da quello di oggi, fino a giungere alla riproposizione delle indagini e della sentenza circa la morte dell’anarchico Giuseppe (Pino) Pinelli.

Ferroviere di professione, già partigiano durante la Resistenza, e nome di primo piano nell’ambiente anarchico milanese, si ritrova in stato di fermo dalla polizia per accertamenti durante le indagini sulla strage di piazza Fontana (12 Dicembre 1969). Nella notte tra il successivo 15 e 16 dicembre  morì precipitando da una finestra della questura di Milano mentre era ancora in stato di fermo, per un così detto “malore attivo”.

Le dinamiche poco chiare sulla morte hanno condotto a innumerevoli illazioni e processi nel giro dei successivi quarant’anni, a cui ancora non si è riusciti a mettere un punto finale, e pensiamo non lo verrà messo mai, nonostante la questione sia ufficialmente chiusa. 

Una volta letto i libro, conosciuti i fatti e le motivazioni della sentenza, ognuno sarà liberissimo di farsi le domande che ritiene più opportune, in particolare su quei passaggi dove la logica umana viene messa a dura prova. Oppure no. 

Il libro fa parte di quella piccola categoria di testi da tenere in libreria per essere prontamente consultati a futura memoria. Per ricordare quando gli anni passeranno e la memoria diventerà più opaca, per ricordare quando qualcuno si preoccuperà di cancellarla. 

Siamo al cospetto di uno di quei segreti italiani, in cui più ci si informa e si cercano riscontri, e meno ci si sente vicini alla verità. È vero tutto e il contrario di tutto, e si attende il tempo in cui i segreti verranno rivelati, e la storia assumerà un diverso colore in onore di tutti coloro che sono morti a causa di “malori attivi”.

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Adriano Sofri, Il malore attivo dell’anarchico Pinelli, Sellerio, Palermo, 1996

 

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