Popoff

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Il buono di una chiesa è che non serve proprio a niente, solamente qualche volta a incutere timore.

Un bambino senza nome e senza storia bussa una notte ad una porta di una casa di un paese sconosciuto. Si capisce da subito che non è la prima volta che suona a casa di qualcuno che non conosce, e anche la sua necessità di ritrovare suo padre. Della ricerca si farà carico l’intero paese, fino a quando la questione non passerà di moda, e indirettamente il piccolo sarà adottato dalla comunità. Oltre al riparo per la notte e la sua formazione, gli sarà dato anche un nome, con un battesimo particolare, e per tutti sarà Popoff.

Pur essendo un testo di narrativa classico, noi lo abbiamo vissuto come un testo teatrale, e anzi molte volte siamo stati cullati dal racconto come quando da piccoli ci si lasciava andare al suono di una lunga filastrocca, con un ritmo incalzante che, se provate a leggere ad alta voce, vi può far rimanere senza fiato. A tal proposito, il dialetto salentino usato nel racconto è funzionale a disegnare i caratteri dei personaggi ed è di facile comprensione anche per chi non lo conosce; ci ha affascinato anche il fatto di aver dato a tutti un nome che fosse indirettamente un soprannome, giocando con le parole e con gli umori degli uomini.

Rivelazione. Un testo capolavoro, di cui in pochi si sono resi conto, ma che con la lunga vita del libro, porterà all’autore i giusti riconoscimenti che merita. Trama e stile parlano al passato, ma sono rivolte al futuro, una grandezza stretta nelle pagine del testo, capace di irradiarsi ben oltre, con sostantivi chiassosi trasformati in verbi e avverbi muti vestiti da aggettivi. Sembra strano, ma dopo la lettura avrete un quadro più chiaro di queste parole.

Popoff è forse la più bella sorpresa letteraria capitata sulla nostra scrivania negli ultimi dodici mesi. Proviamo ammirazione delimitata da sana invidia per quello che l’autore è riuscito a creare. Una strada nuova per la letteratura di cui lui si è fatto pioniere e che deve continuare a battere, anche quando la salita si farà più ardua.

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Graziano Gala, Popoff, Minimum Fax, Roma, 2024

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