“La democrazia si esercita non solo al momento delle elezioni, ma anche attraverso il confronto continuo tra maggioranza e opposizione.”
Libro di visione di uno degli economisti più noti del panorama italiano, e apprezzato a livello internazionale. Il testo è diviso in due parti, la prima in cui Cottarelli racconta la sua esperienza di otto mesi come senatore della repubblica, e la seconda in cui racconta i retroscena che nel 2018 lo portarono a ricevere l’incarico di formare il governo, per rompere lo stallo politico seguito alle elezioni politiche dello stesso anno.
Siamo certi che come noi apprezzerete entrambe le parti del testo, perché in modo diverso riusciranno a riaccendere l’interesse per quella che viene definita la “cosa pubblica”, e a quello che noi possiamo fare per migliorarla, e fare in modo da non cadere sotto il giogo della rassegnazione. Quella stessa rassegnazione, se ci è permesso fare un parallelo, così ben descritta da Carlo Levi in “Cristo si è fermato a Eboli”, che sembra essere un tratto caratteristico del carattere degli italiani. Cosa è cambiato dalle vicende narrate da Levi e da Cottarelli? Pensiamo di poter dire che al giorno d’oggi Cristo si è fermato molto più a nord di Eboli, forse in Emilia-Romagna, ma forse siamo pessimisti.
Il libro si può leggere velocemente senza eccessivo sforzo, ma noi consigliamo di leggerlo lentamente, per poter riflettere con attenzione sui concetti espressi e sulle idee condivise. Infatti, al netto di essere stato (seppure da indipendente) il rappresentante di uno schieramento politico, non si può non riconoscere un elevato grado di onestà intellettuale a Cottarelli, sia nel raccontare le criticità del nostro sistema politico-economico sia nell’esprimere un impegno sincero nel dare il suo apporto al miglioramento del paese. Non a caso, il nostro capitolo preferito è quello in cui vengo condivise alcune attività/azioni per poter riavvicinare i cittadini alle urne. Si tratta di proposte di buon senso, e anche se non sarete d’accordo con tutti e quattordici i punti elencati, siamo certi che come noi ne condividerete la maggioranza. Il nostro preferito? Quello in cui si sottolinea l’importanza di investire nell’istruzione, perché il futuro appartiene a chi si prepara oggi, e l’istruzione scolastica delle giovani generazioni è il migliore investimento che il paese può fare per sé stesso.
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Carlo Cottarelli, Dentro il palazzo, Mondadori, Milano, 2024