“Sono nato per rivoluzionare l’inferno.”
Il colchico d’autunno è una piccola pianta autunnale, di bello aspetto, quasi innocuo, simile allo zafferano, con l’unica contro indicazione che è velenosa. Confondere le due piante è molto facile, e se non si è pronti ad accorgersi dell’errore, il rischio è elevato. Questo è un po’ quello che è successo a noi con la lettura di questo libro.
Rapiti da un incipit intrigante, siamo subito dentro la storia con il ritrovamento di un corpo senza nome e senza volto, ma con un tatuaggio molto particolare, restituito dal mare lungo le coste spagnole. Da qui il coinvolgimento dell’investigatore galiziano Pepe Carvalho, ingaggiato da un personaggio ombroso, Ramon, per scoprire l’identità dello sconosciuto. Un compito all’apparenza semplice ma nasconderà una storia molto più grande degli stessi protagonisti.
Eroe-antieroe, il personaggio di Pepe è al limite tra il surreale e il bizzarro, sia che si trovi a Barcellona che nei Paesi Bassi (dove lo porteranno le sue indagini). Facile allo scontro fisico, ex agente della CIA, ex comunista, pur apprezzando la sua capacità investigativa, ci è mancato qualcosa per poterci innamorare di Pepe. Un qualcosa di indefinito, che magari anche voi potrete individuare una volta terminata la lettura, tanto da poterci far dire che questo non è il migliore dei libri dell’autore in cui compare Carvalho.
Per quanto riguarda la storia in sé per sé, alcuni passaggi li avremo preferiti diversi, avevano la parvenza dello zafferano per poi rivelarsi colchico d’autunno, come la passeggiata con i due operai spagnoli in Olanda, dove forse con maggiore sagacia si sarebbe potuti andare dentro a problematiche politico-sociali molto più ampie, e non solo accennate o peggio ancora non affrontate. Medesimo discorso per quanto riguarda i dialoghi, ma come diciamo sempre, è una questioni di gusti.
Una lettura leggera, che si può affrontare sotto l’ombrellone, senza particolari patemi, adatto a tutte le fasce d’età.
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Manuel Vazquez Montalban, Tatuaggio, Feltrinelli, Milano, 2008
Edizione originale: Tatuaje, Planeta, 1974