“Correggere i compiti di italiano è un tormento. […] letto uno, li hai letti tutti. Tre di seguito possono causare la morte.”
Se avete in mente lo Starnone dei suoi ultimi romanzi, dimenticatelo. Forma, sostanza e tempi sono di un altro scrittore (in senso figurativo), unico punto di contatto tra la penna di ieri e quella di oggi è la componente ironica, tipica della cultura partenopea.
Il libro nei fatti è la trasposizione disarmante dell’anno scolastico 1985-86 (la prima edizione del testo è del 1987, che segue una precedente collezione di articoli), in cui vengono messe a nudo le mancanze del sistema scolastico italiano, ma anche tutti i personaggi che popolano quel mondo. A lasciare a bocca aperta è la totale contemporaneità del testo, perché il libro sembra non avere quarant’anni, ma di essere stato scritto l’altro ieri (se non fosse per alcuni marcati riferimenti politico-culturali dell’epoca). Le lamentele contro un sistema che risulta essere sempre inadeguato alle esigenze primarie di alunni e lavoratori, tra chi fa il lavoro con passione conscio di contribuire alla formazione di una nuova generazione e chi, forse facendosi prendere dallo scoramento (menefreghismo?), lavora per pura inezia.
Con l’ironia, di cui facevamo riferimento sopra, l’autore veste i panni di un nuovo prototipo di docente, quello post sessantotto, al passo con i tempi ma accusato di aver iniziato con il lancio di una piccola palla di neve alla creazione di quella valanga che avrebbe poi distrutto l’istituzione scuola. Con il senno di poi, di chi non frequenta più la scuola da anni, leggere il testo ci ha offerto la possibilità di ragionare in modo maturo su alcune dinamiche e gioco delle parti che quando si vivono non si riesce mai a guardare con distacco.
Nonostante le critiche ricevute durante la sua uscita, e prima ancora con gli articoli comparsi sui giornali, pensiamo che il libro vada letto da chi inizia ad insegnare, come un manuale di formazione necessario; e forse anche da una buona parte dei genitori che hanno i figli in età scolastica, per non cercare subito lo scontro con i docenti a prescindere da qualsiasi questioni si affronti.
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Domenico Starnone, Ex cattedra e altre storie di scuola, Feltrinelli, Milano, 2017 (prima edizione 1987)