“Il potere non può essere gestito da un clan di paese, che vi è arrivato senza averne la cognizione.”
Dal 2011 al 2022 siamo stati testimoni di forzature costituzionali, reinterpretazioni di ruoli e di prerogative un tempo impensabili. Giochi di palazzo e accordi sottobanco parzialmente rivelati, che Lucia Annunziata prova a ricostruire attraverso la testimonianza diretta dei protagonisti di quella stagione, rivelazioni, confidenze e analisi ex-post.
Un approccio che abbiamo molto apprezzato perché, pur andando nel dettaglio della ricostruzione, l’autrice non lascia trasparire giudizi politici netti, se non con qualche battuta sarcastica (ma necessaria) in alcuni passaggi, come quando viene affrontata da defenestrazione di Letta a favore di Renzi. Un testo di concetto che attraverso la cronaca fa comprendere i meccanismi politici dietro ogni singola dichiarazione, anche quella potrebbe sembrare politicamente irrilevante.
Una crisi politico/istituzionale iniziata e terminata nello stesso modo, e cioè con l’insediamento con la fanfara di presidenti del consiglio tecnici quali Monti e Draghi, supportati da ampie maggioranze, per poi essere costretti ad andare via con le campane a morto. Un passaggio forse necessario, come un lungo processo di gestazione che potrebbe aver portato alla nascita della terza repubblica.
Alla fine dei conti, al netto dei numerosi inquilini che si sono avvicendati a Palazzo Chigi, ci rendiamo conto quanto numerose siano state le sfide non vinte e le occasioni mancate, con una sola grande sconfitta: l’Italia. Consigliamo di leggere il libro cercando di spogliarsi, per quanto possibile, delle proprie convinzioni politiche. Un esercizio difficile ma necessario per provare a capire alcuni passaggi della storia recente.
Per la mole di informazioni contenute il libro è adatto a chi ha già una buona base di conoscenza, e coscienza, politica, per non correre il rischio di arenarsi già al primo capitolo. Per quanto riguarda invece lo stile, l’esperienza giornalistica dell’autrice permette di leggere decine e decine di pagine senza accorgersene, e questo è un punto a favore notevolissimo in un libro di quasi seicento pagine.
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Lucia Annunziata, L’inquilino, Feltrinelli, Milano, 2022