Con la testa sott’acqua

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“Tuffarmi in piscina mi rimanda alla sensazione di essere avvolta […], un tenero abbraccio che mi consola alla fine di una giornata faticosa.”

Vedi la copertina di un libro, capisci grossomodo di cosa possa parlare il libro, e poi lo riponi sullo scaffale, perché pensi che il tema non sia interessante. Questo è quello che accade solitamente con i libri scritti da atleti, in special modo se si tratta di sport ritenuti secondari. Questo è un errore comune, che forse in passato anche noi abbiamo fatto, ma fortunatamente non è stato così con l’esordio letterario di Cristina Chiuso.

Prima della lettura non sapevamo nulla del nuoto, solo piccole nozioni e curiosità che si bagnavano ogni quattro anni con le olimpiadi. Ora ne sappiamo un pochino di più, ma non è questo il merito del libro, piuttosto la sua capacità di accompagnare il lettore alla scoperta di un mondo parallelo come quello del nuoto e poi alla scoperta di sé stessi.

Attraverso le sue esperienze personali nel corso degli anni, da quando si è approcciata per la prima volta ad uno sport nuovo a quando ha gareggiato con i migliori al mondo, l’autrice racconta di cosa abbia voluto dire per lei inseguire un sogno, e di come lo sport l’abbia fatta sbocciare come atleta e come persona. Forse proprio questo aspetto rende il testo particolarmente adatto ai più giovani, a prescindere dalla loro propensione sportiva, perché vi possono rivedere molto del proprio mondo giovanile, a partire dal rapporto con i genitori, gli allenatori e la schiera di amici che man mano si conosce durante il percorso della vita.

Importante: sebbene ci siano molti ricordi dell’autrice vissuti in prima persona, non è un’autobiografia, ma piuttosto un racconto su come si formino e si tengano assieme le “tribù” (lo capirete durante la lettura a cosa facciamo riferimento).

Ci sono molto piaciuti i passaggi che raccontano la storia di alcuni momenti chiave del nuoto, della evoluzione degli stili e dei regolamenti, e ancora dell’approfondimento scientifico iniziale su come l’acqua sia un elemento amico dei bambini, forse un habitat naturale dal quale poi si fa di tutto per allontanarli.

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Cristina Chiuso, Con la testa sott’acqua, Add editore, Torino, 2025

 

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