“Restituire la memoria alle notizie le rende meno orfane.”
Un inno al bene comune, all’agire sempre pensando che ogni singola scelta nella nostra quotidianità, possa avere un impatto positivo sulla comunità. Essere onesti con sé stessi prima che con gli altri, agire in base a quello che una volta veniva chiamato buon senso. Ecco, se dovessimo descrivere il libro con poche parole, non potrebbero che essere queste.
In un racconto a doppio binario, Sigfrido Ranucci ci offre episodi chiave della sua vita personale e della sua vita professionale, e come le vicende si siano fuse durante alcune maggiori inchieste giornalistiche che lo hanno portato lontanissimo da casa per molto tempo.
Un lavoro vissuto come una missione, per cui è stato disposto a sacrificare importanti aspetti della vita familiare, come il non aver visto crescere i figli nella loro quotidianità, oppure quello di essere messo sotto scorta per il rischio di attentati a seguito del suo lavoro. Un prezzo altissimo da pagare, con un coraggio che in pochi avrebbero avuto, e c’è da chiedersi, se lui è stato disposto a non scendere a compromessi per arrivare alla verità dei fatti, quale è il prezzo che noi siamo pronti a pagare per avere una stampa libera? Dopotutto, avere una informazione non vittima di aggressioni o intimidazioni, non è forse il migliore investimento sul nostro futuro quando andiamo a votare, quando dobbiamo curarci, quando andiamo a fare la spesa, e via dicendo?
La scrittura è pulita, in linea con la professione dell’autore; anche quando racconta episodi di vita privata, andando a scavare nei ricordi dei genitori, o dei figli un tempo bambini, il racconto è fortunatamente scevro di iperboli superflue. Quello che va apprezzato però non è la scelta stilistica adottata, piuttosto la ricostruzione storica di alcuni avvenimenti che hanno segnato la storia del mondo (come l’ammissione statunitense del fosforo bianco durante la guerra in Iraq, che ha portato la televisione pubblica italiana al vertice del giornalismo mondiale), o italiana.
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Sigfrido Ranucci, La scelta, Bompiani, Milano, 2024