“La periferia è l’adolescenza della città.”
Un libro commemorativo della nostra società ridotta in uno stato comatoso nella sua componente umana e sociale, e lo diciamo senza troppi giri di parole. A tenerla in vita l’impegno di donne e uomini del terzo settore, che senza alcun guadagno personale si dedicano al prossimo e di coprire le carenze delle istituzioni, per far si che gli ultimi non siano abbandonati a loro stessi, umiliati e messi da parte.
Ma chi sono gli ultimi? I senzatetto che vediamo ai lati delle strade? No, o almeno non solamente. Sono una parte sempre più grande della popolazione, in cui vanno inclusi chi si ritrova da un giorno all’altro senza lavoro ed è costretto a fare la fila presso i centri di distribuzione del cibo, genitori di figli con disabilità che non hanno l’adeguato supporto materiale in casa e a scuola, i sottopagati e i lavoratori in nero, le madri single e i padri separati, e molte altre categoria per cui la parola diritti sembra non potersi applicare.
L’autrice ci fa notare che lo spettro degli ultimi si allarga anche a chi scrive queste parole (e perdonateci anche a chi le legge) perché è solamente una questione di fortuna più che di meriti personali la possibilità di vivere una vita serena.
Dover prendersi di una persona cara, essere portatori di una disabilità, nascere in una periferia senza alcuna possibilità di scala sociale perché a sedici anni bisogna andare a lavorare per portare soldi a casa e molte altre situazioni difficili non sono dovuti un merito o un demerito della persona.
Lo stile giornalistico del testo ne rende la lettura scorrevole e accessibile a tutte le età. A noi piacerebbe che stralci del libro possano essere inclusi nelle antologie scolastiche, per l’enorme impatto civico che possono avere nella formazione dei cittadini di domani.
Accendere la consapevolezza e la volontà a vivere in una società più giusta in chi quella società sarà chiamato a costruirla.
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Cristina Carpinelli, Dove siete tutti?, Altreconomia, Milano, 2023