Dietro la porta

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La sventura aveva fatto di lui un uomo.

Commovente come pochi altri libri, capace di toccare la fanciullezza dormiente dentro ognuno di noi. Con questo lungo racconto, Bassani scava all’interno dei suoi ricordi da ragazzo, fino a portarci all’inizio dell’anno scolastico del 1929-30 in un liceo classico, nell’amata Ferrara (e dove altrimenti trattandosi di Bassani!).

La timidezza del protagonista e un carattere ancora non pienamente maturato fanno vivere come una tortura al nostro protagonista l’unione della sua classe con un’altra di una sezione antagonista. Solitudine e orgoglio sono accentuati dalla perdita dell’amico storico Otello Forti, bocciato e andato a studiare a Padova, e dalla scoperta di non essere più il primo della classe, superato in bravura, fama e carisma da Carlo Cattolica. Deciso a vivere l’anno come un esiliato in terra straniera, i piani del protagonista verranno cambiati con le riprese delle lezioni dopo le vacanze di Natale, quando un nuovo alunno si unirà alla sua classe, Luciano Pulga. Un amico-non amico, lascivo come pochi altri ragazzi, che avrà l’unico pregio di condurlo ad una prima maturazione e consapevolezza adulta del sé.

Forse perché amanti dei tempi andati, guardiamo con rimpianto la vita scolastica dei tempi, sebbene a volte potesse avere delle forti autorità quasi dittatoriali dei professori, dall’altra però racconta di un mondo in cui andare bene a scuola, e studiare era la porta per migliorare nella scala sociale, dove i professori potevano pretendere dagli alunni un impegno totale, senza timore di dover poi anzi avere a che fare con i genitori, dove una sufficienza era sudata e gli esami di riparazione non erano un mero passaggio di carte.

La scrittura di Bassani non si commenta se non con parole di apprezzamento, di chi con la semplicità e la leggerezza riesce a riportare a galla i ricordi del cuore, e renderli apprezzabili e fruibili a distanza di anni a tutti, di qualsiasi generazione. Il fatto che il protagonista abbia finito la V ginnasio nel 1929, e sia stato rimandato in matematica, fa pensare che ci troviamo di fronte allo stesso protagonista di un altro suo libro: Il giardino dei Finzi-Contini. Libro fortemente consigliato, e forse da rendere propedeutico per gli adolescenti, è l’ultimo passo sulla terra ferma di Giorgio Bassani, prima di spiccare il volo definitivamente con “L’airone” nel 1968.

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Giorgio BassaniDietro la porta, Feltrinelli, Milano, 2021 (prima edizione, Einaudi, 1964)

 

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