“La balena d’acciaio dentro la quale camminavano si stava deformando.”
Iniziamo a parlare subito del genere, anche se potrebbe sembrare strana la definizione in copertina, perché più che un romanzo è un racconto di un fatto realmente accaduto, con una precisa e dettagliata ricerca di testimonianze, tecnicamente si tratta di una non fiction novel (traducibile appunto con romanzo, nella sua accezione più ampia).
Come abbiamo detto, il libro è il frutto di una lunga ricerca dell’autore, delle semplici persone che sono sopravvissute ad uno dei maggiori disastri marittimi negli ultimi anni che, se non lo si vuol definire il maggiore, è certamente quello che è rimasto impresso nella memoria collettiva: il naufragio della Concordia nel 2012.
Il libro passa dalla Storia con la S maiuscola, che è stata raccontata con dovizia di particolari dai mass.media dell’epoca, alla storia con la s minuscola fatta dalle vicende di gente semplice, che senza saperlo si sarebbe trovata a vivere una delle più difficili avventure nella propria esistenza.
A tal proposito abbiamo molto apprezzato l’idea di iniziare il racconto andando lontano, in India, per raccontare le vicende di uno dei vari lavoratori della nave, che partendo da lontano, dopo enormi sacrifici, si era imbarcato con la speranza di una vita migliore, per aiutare la famiglia a uscire dalla povertà estrema. Una “s” minuscola, che nessuno si sarebbe preoccupato di raccontare, e senza questo libro sarebbe forse caduta nel dimenticatoio. Allo stesso tempo ci rendiamo conto del pessimo senso dell’umorismo del destino, in cui gli ultimi sono destinati ad essere sempre ultimi.
Ci ha molto colpito la descrizione delle scarpe trovate in fondo al mare da uno dei soccorritori dopo il disastro, perché mette a nudo la fragilità dell’uomo e il totale senso di disorientamento di chi, trovandosi a scappare da un momento all’altro, ha lasciato tutto per mettersi in salvo; le scarpe sono appunto l’inizio del tutto.
La scrittura pulita permette di leggere il libro in un paio di giornate. Il senso di precarietà emozionale in cui viene risucchiato il lettore, ne richiede almeno due settimane. Un testo da leggere a futura memoria.
Noi abbiamo avuto la fortuna di poter potuto organizzare anche una presentazione del libro a Milano, per i più curiosi, di seguito:
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Pablo Trincia, Romanzo di un naufragio, Einaudi, Torino, 2022
