“Le bugie potevano regalare la felicità?”
Recensione dicotomica, un aspetto ci è piaciuto moltissimo, un altro molto meno. Contrasto interessante su cui ci siamo fermati a riflettere forse più del dovuto, tanto è vero che per leggere il libro abbiamo impiegato due giorni, per scrivere queste parole oltre una settimana. Da una parte la storia raccontata, dall’altra la cifra stilistica dell’autrice. Ma andiamo con ordine.
La storia raccontata è quella di Olga, una tatuatrice che segue un’antica arte orientale, con una difficile storia familiare alle spalle, che contro la sua volontà si trova ad indagare sulla scomparsa di due sue amiche/clienti. L’impegno profuso alla scoperta della verità la porteranno a lasciare il paesino ai confini della Svizzera in cui si era rifugiata dal mondo, e tornare in contatto con il mondo, abbandonando molte delle certezze sui cui aveva formato la sua stabilità.
Nonostante uno svolgimento fluido degli eventi, la storia non ci ha trasportati dentro il sangue e la pelle della protagonista, e neanche degli altri caratteri. Come se ci fosse una barriera diafana che impedisse al lettore di sentirsi dentro il racconto, ma magari è stata solo una nostra suggestione.
Un eccessivo richiamo a riferimenti storici e geografici e alla contemporaneità, invece di arricchire il testo e rendere più entusiasmante la trama, si è dimostrato un campo minato in cui è non è stato facile camminare.
Di contro, ci è molto piaciuta la scrittura, sono infatti bastate le prime pagine per capire che l’autrice sa come tenere il peso della penna tra le mani, abilità che è stata capace di mantenere per tutto il lavoro. E forse qui è il più grande rammarico che abbiamo avuto: pensiamo che qualora l’abilità nella scrittura fosse stata sostenuta da una storia/trama diversa, il libro sarebbe stato di un livello superiore.
Potrebbe essere questo uno stimolo per l’autrice per iniziare a pensare già al prossimo libro? Chissà!
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Chiara Moscardelli, La ragazza che cancellava i ricordi, Einaudi, Milano, 2022
One comment
Ylenia
1 Aprile 2022 at 09:23
Adoro la Moscardelli! e spero di leggere presto questo suo ultimo libro.