“Siamo davvero messi così male?”
Testo interessante, caratterizzato da un preciso taglio giornalistico, ma senza eccedere nella pura cronaca. Una chiarezza e una fluidità narrativa che ne rendono la lettura piacevole e scorrevole, per certi versi, con pochi eguali. L’impegno profuso nelle ricerche sul campo, letteralmente da una parte all’altra del globo, rappresenta le solide fondamenta su cui il racconto si poggia.
Partendo dalla Russia più remota, agli Stati Uniti, alle Maldive e a una lunga lista di altri paesi, si analizzano le cause e le conseguenze che hanno portato negli anni ad eventi atmosferici inattesi, capaci di modificare inaspettatamente i comportamenti degli animali e degli uomini.
Incendi, inondazioni, siccità, isole di plastica alla deriva, piogge torrenziali e frane che diventano prove chiare di un processo di autodistruzione, che nessuno vuole mettere agli atti. Eppure sono lì, a testimonianza della colpa, oltre ogni ragionevole dubbio, del genere umano e del suo piano di sviluppo.
La riflessione non si limita solamente al cambiamento climatico, ormai visibile in tutti gli angoli del mondo, ma anche ad aspetti sociali ugualmente gravi. Nello specifico il libro ci ricorda come a pagare per primi, e in maniera più pesante le conseguenze della crisi ambientale, siano sopratutto i poveri, nella duplice declinazioni di Paesi poveri e di persone messe ai margini nelle società avanzate. Purtroppo fino a quando saranno loro, gli ultimi, a subire gli effetti negativi di questi cambiamenti, non ci sarà volontà politica di invertire la direzione.
Sarà interessante rileggere questo libro tra qualche anno, per capire quale dei moniti lanciati saranno stati ascoltati e quali ignorati, e le relative conseguenze. Dopotutto, non si è sempre preferito non ascoltare i libri che tentano di porre l’accento sul nostro modello di sviluppo sbagliato e il relativo pessimo rapporto con l’ambiente? Il libro è una finestra verso il futuro, sta a noi decidere se guardare fuori oppure ignorarla. Forse abbiamo già attraversato il punto di non ritorno e nessuno vuole dircelo?
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Fabio Deotto, L’altro mondo, Bompiani, Milano, 2021