Il sentiero

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Recensione di Alessia Colombo


Tipologia: albi illustrati
Tematiche principali: natura, relazioni, empatia
Tecnica delle illustrazioni: matita, pastelli e acquarelli
Età consigliata: 2-8 anni


 

La signora Tasso vive nel bosco ed è molto vecchia. Però tutte le domeniche, con qualche biscotto nel fagotto, va in gita fino alla cima della montagna Pan di Zucchero. Lungo il sentiero incontra diversi amici, con alcuni scambia due parole, altri li aiuta e per altri ancora raccoglie dei funghi. Un giorno divide la sua merenda con un gatto di nome Lulù a cui piacerebbe molto raggiungere la cima della montagna, ma si sente troppo piccolo. Allora la signora Tasso lo invita a seguirla. A Lulù piace così tanto camminare per il bosco con la signora Tasso, aiutare gli animali, farsi raccontare da lei cos’è questo e chi è che fa quel verso, che il gatto decide di accompagnarla sempre. Poi la vista dalla cima della montagna è così bella! Ogni domenica che passa la signora Tasso è però sempre più stanca, finché una di queste proprio non riesce ad alzasi. Così Lulù comincia ad andare da solo sulla montagna riportando tesori del bosco e storie per la signora Tasso. Mentre è sul cammino un giorno Lulù incontra un coniglio con cui divide qualche lampone e lo invita ad accompagnarlo lungo il sentiero “Ho da mostrarti un posto magnifico” gli dice.

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Immaginate di sospendere per un attimo le leggi della natura: tassi e gatti aiutano topi ed uccelli invece di mangiarli, la volpe segue una dieta a base di funghi e non esistono le stagioni. Il bosco di Lulù e la signora Tasso è come un universo parallelo costruito ad hoc per i bambini. Dentro quel mondo troviamo tante piccole storie nascoste, consigli utili e anche pratici. La signora Tasso è la nostra guida e attraverso Lulù ci mostra la gioia di aiutare gli altri, la bellezza della natura e della condivisione del cammino, l’importanza di imparare a scegliere il sentiero giusto seguendo il cuore e assecondare il nostro tempo interiore riposando sulle sponde di un laghetto. Ciò che sta dietro la narrazione è evidente: un inno alla vita e l’idea di passaggio del testimone, infatti dice il testo “A poco a poco la montagna della signora Tasso diventa la montagna di Lulù”. Insomma ti insegno la gioia di vivere così tu potrai insegnarla a modo tuo ad altri e chissà che un giorno la montagna non diventi la montagna del coniglio.

Ho apprezzato molto le illustrazioni dell’autrice canadese Marianne Dubuc, rilassanti, delicate e pulite, più che un bosco selvaggio sembra quasi un parco ben curato dai suoi abitanti. Molto interessante l’inserimento di tavole quasi divulgative all’interno della storia, come quella che ci insegna quali funghi sono commestibili o qual è il miglior bastone da passeggio. Danno sostegno a questo messaggio del tramandare il sapere e del trovare la gioia nelle piccole cose. Il libro è pubblicato in Italia da Orecchio Acerbo e ha vinto il premio Nati per leggere nel 2019, sezione Nascere con i libri rivolta ai bambini dai 3 ai 6 anni, ma anche se un po’ più grandi o un po’ più piccoli penso che questo libro sia comunque godibile. Infondo parla di una passeggiata nei boschi, qualcosa che può avere un riscontro molto facile per tutti i bambini.

Ed ora… a voi il testimone!

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Marianne Dubuc, Il sentiero, Orecchio Acerbo, Roma, 2018

Edizione originale: Le chemin de la montagne, Éditions Comme des géants, 2017

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