Recensione di Alessia Colombo
Tipologia: albo illustrato
Tematiche principali: mistero, testo in rima, paura del buio
Tecnica delle illustrazioni: digitale
Età consigliata: 4-8 anni
Per le strade del quartiere si aggira qualcuno non visto, si intrufola nelle case e fa sparire oggetti. Se ne accorge subito Rubi che sola nel letto in mezzo alla stanza buia sente dei fruscii. “Sarà solo un topo” si dice, ma neanche lei è molto convinta e la lampada ad olio che era accanto al letto ora non c’è più. Intanto Sam dalla sua impalcatura, dopo aver attaccato al muro un cartello pubblicitario, sente un forte impatto.
Chi sarà stato? E la sua cassetta degli attrezzi rossa è sparita. E che dire di Vickers, il povero poliziotto? Gli hanno rubato tutto il cesto della biancheria, lasciandolo in mutande di lana in mezzo alla strada! Ma chi è che si aggira al buio? Per il quartiere si vocifera sia il Grotlyn. Certo che sceglie oggetti strani da rubare: stoffa, spago, una ruota e anche un pezzo di formaggio. È Rubi che per prima risolve il mistero.
Mentre fuori albeggia si affaccia alla finestra e si trova davanti un’enorme mongolfiera rossa. Da dentro il cesto la sta salutando una piccola scimmia, è stata lei a rubare tutti gli oggetti per poter costruire il pallone e scappare dal suonatore di organetto che la teneva legata al carro. Così, come recita il motivetto, anche Rubi si rende conto che:
Non sempre ciò che abbiamo immaginato
è quel che l’occhio ha poi davvero guardato!
***
Come da migliore tradizione investigativa del Regno Unito, la storia è ambientata in una quartiere stile Londra dell’800, alla Sherlock Holmes per intenderci. Camini fumanti, tetti fuligginosi, lampioni a gas e cielo grigio, insomma una location perfetta per questo mistero notturno. L’argomento principale dell’albo è la paura del buio, infatti il Grotlyn è quello che noi chiameremmo l’uomo nero. Tutti pensano sia lui ad aggirarsi per le strade e tuttavia, come dice il testo, nel buio spesso ci si immagina cose che poi alla luce risultano essere tutt’altro.
Come molti dei libri di Benji Davies anche questo è portato in Italia da EDT- Giralangolo. Nonostante sia molto diverso dalle precedenti storie dell’autore, ritroviamo comunque il suo stile, i suoi personaggi e, come ne L’isola del nonno con il tema della perdita, anche qui Benji Davies riesce a fare la sua magia: parlare di un contenuto, senza parlarne apertamente. Non c’è bisogno di dire “Non devi avere paura del buio perché…”, è attraverso la storia e il suo evolversi che afferriamo il concetto. Il testo è in rima e si sposa perfettamente con l’atmosfera e alleggerisce il senso di inquietudine dando ritmo alla storia.
La palette è ideale per questa caccia all’ombra: sui toni scuri del grigio e del marrone, con punti di luce chiari segnati dai lampioni e dalle lampade ad olio. Alcuni dettagli rossi fanno da filo conduttore, come impronte che si dipanano tra le pagine e che noi seguiamo con la lente d’ingrandimento, fino a convergere alla mongolfiera rossa della scimmia. Infatti gli indizi del colpevole dei furti ci sono e una volta finito di leggere siamo tutti portati a ripercorrere l’albo per andare a cercarli. Rivolto a tutti i bambini che non amano particolarmente il buio, è una lettura ottimale per la buonanotte e se sentite rumori sospetti state tranquilli, sarà solo una scimmietta che organizza la sua fuga.
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Benji Davies, Grotlyn, EDT, Torino, 2018
Edizione originale: Grotlyn, HarperCollins, New York, 2017