“Voi volete dire allora (…) che il mondo intero è la metafora di qualcosa?”
Un gioiello da tenere in libreria ben esposto. Una storia semplice e lineare, forte di una carica poetica sconvolgente.
In una piccola e povera isola cilena, il giovane protagonista, Mario Jimenez, è in quella fase della vita in cui non ha ancora chiaro cosa farà “da grande”, quello che è certo è che non vuole diventare un pescatore come il padre e buona parte della popolazione maschile. Provare a fuggire da un destino segnato, per quanto senza speranza. Il caso, per chi ci crede, lo porterà a trovare impiego presso il locale ufficio postare, ed essere assunto come postino per un singolo abitante che riceve una quantità abnorme di lettere: Pablo Neruda.
L’incontro con il poeta rappresenterà una rinascita per Mario, che imparerà a conoscere l’importanza delle parole, del loro peso e della loro delicatezza. Con l’uso gentile delle parole, e delle amate metafore, riuscirà a conquistare il cuore di Beatriz.
La poesia entrerà anche nell’impegno politico di Mario, deciso a sostenere prima la candidatura alla presidenza del paese di Neruda, fino a quando non si ritirerà per lasciare il posto all’amico Allende che aveva maggiori probabilità di vittoria. Vi trova anche spazio un’ampio riflessione sulla povera gente e sui soprusi subiti, fino ad arrivare al colpo di stato dei militari che uccisero Allende, ma questa è un’altra storia.
Letteralmente stupendo il finale, in particolare l’ultima pagina, dove la poeticità del racconto riesce a toccare una vetta inesplorata, da lasciare la bocca impastata dal gusto dolce amaro della vita.
Il libro si legge in una giornata, scorre veloce e leggero, consigliamo però di leggerlo almeno in due giorni per assaporare meglio alcuni passaggi ad elevato grado poetico, per poterli memorizzare e farli propri nella vita di tutti i giorni. Noi stessi abbiamo avuto difficoltà a decidere quale frase inserire come citazione, perché quando si è in un campo di fiori come si fa a decidere quale è più bello e meritevole degli altri?
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Antonio Skarmeta, Il postino di Neruda, Garzanti, Milano, 1997
Edizione Originale: Ardiente paciencia, Editorial Sudamericana, Buenos Aires, 1985