Il diario di Anna Frank

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“Non ti puoi immaginare quanto è triste assistere impotenti allo spettacolo della sua solitudine.”

Un classico è un classico, quindi ogni nostro commento potrebbe risultare superfluo o persino riduttivo. Per questo abbiamo deciso non soffermarci sulla storia che ha portato alla nascita del libro, o sulla trama, o sulla cifra stilistica adottata, piuttosto abbiamo preferito raccontare cosa ha significato per noi rileggerlo a distanza di anni.

Il libro è una rassicurazione tardiva ma importante sulla purezza dell’uomo. Quando si sono piante tutte le lacrime che si hanno dentro, quando si è costretti a vivere da reclusi per avere salva la vita, quando dalla finestra si assiste impotenti alla fine del mondo, quando sorge l’alba dell’ultimo giorno della nostra vita, c’è sempre spazio per continuare a sperare in un domani migliore. 

L’importanza della memoria è sottovalutata. Il tempo passato e le parziali comodità acquisite ci hanno fatto dimenticare le tragedie che hanno calpestato il cuore dell’Europa, e messo a ferro e fuoco intere nazioni. Purtroppo quando la memoria non ha solide fondamenta, il rischio di commettere gli stessi errori è altissimo. Un monito da lasciare alle giovani generazioni. E forse anche per questo è nato il progetto BooktoMi, perché attraverso i consigli alla lettura speriamo di mantenere viva la fiamma della curiosità, della consapevolezza e della conoscenza. 

Anna Frank rappresenta tutte le bambine del mondo strappate alla loro innocenza dalla guerra. Ieri in Europa, oggi in Africa e in Asia. I colpevoli però non sono solamente gli aguzzini, ma gli spettatori distanti, coloro che fingono di non vedere, coloro che negano la verità, coloro che puntano il dito contro il prossimo: noi. 

Magari tra vent’anni vi saranno altri “diari” che racconteranno le tragedie di altri popoli, e noi cosa diremo quando ci chiederanno cosa abbiamo fatto per evitarli? Nulla, realisticamente nulla, e ci riscopriremo come i nostri nonni e bisnonni. 

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Anna Frank, Il diario di Anna Frank, Mondadori, Milano, 1997

Edizione originale: Het achterhuis. Dagboekbrieven van 12 Juni 1942 – 1 Augustus 1944, Bert Bakker, Amsterdam, 1947

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