“Ti lascio libero del peso di quello che pensi di me: la tua sconfitta, il mio fallimento.”
Marco è un ragazzo pieno di coraggio con una storia da raccontare, per la maggior parte racchiusa in scatole colme di diari e di lettere. Alla soglia dei trent’anni, invece di lasciare che quelle memorie prendessero polvere, sente il bisogno di tirare una riga sul passato e di confrontarsi con chi sia disposto ad ascoltarlo. Per farlo decide di scrivere una lettera alla giornalista De Gregorio, consapevole della bassa probabilità di successo. Per fortuna sua, e nostra, il destino aveva altro in serbo.
Il libro è diviso in sette giorni, che coincido con il tempo trascorso assieme dalla De Gregorio e Marco per fare una cernita di tutto il materiale di cui quest’ultimo è in possesso. Un viaggio nelle aspettative mancate e in quelle realizzate nei trent’anni di Marco, che si dilatano nel tempo come una fisarmonica quando a trovare spazio nel libro sono le missive ricevute dai genitori e dai nonni.
La profondità e l’interesse della storia di Marco è nella sua straordinaria normalità. Sognatore da bambino quando pensava di provenire da altri pianeti (e prendeva meticolosamente nota di altri presunti alieni), figlio sbagliato da adolescente quando lascia la congregazione religiosa del padre, utopista da giovane quando deve decidere se andare a combattere in medio oriente per un alto senso di giustizia.
L’autrice ha il grade merito di dare ascolto al racconto di Marco e, in maniera figurativa, a tutti i trentenni italiani. Donne e uomini privati dalla società, dalle istituzioni e dalle generazioni passate di tutto. Soldati di una guerra non dichiarata, costretti a combattere ogni giorno contro un mondo ostile, figlio di bugie e falsità, del quale si sentono ospiti indesiderati.
Siamo rimasti innamorati dalla discrezionalità della penna della De Gregorio. Delicata ma decisa nel non erigersi a consigliera, o peggio ancora maestra di vita. Un libro carico di significati e di emozioni. A noi è piaciuto oltremodo il rispetto intergenerazionale esplicitato sin dall’introduzione.
La lettura è risultata una bellissima sorpresa, capace di invogliarci ad andare a scoprire alcuni angoli d’Italia mai realmente valorizzati. Con un carico di storia ed emozioni uniche.
___________________________________________________________________________________________________
Concita De Gregorio, In tempo di guerra, Einaudi, Torino, 2019