Scritto da R.K.
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Ogni persona al mondo ha un posto dove sentirsi veramente libera. Un luogo protetto dove respirare vita, guardarsi con occhi nuovi e spogliarsi dal peso delle aspettative che gli altri hanno su noi stessi. Quando si è ragazzi e la voglia di sognare ancora brucia dentro, l’incontro con questi “posti del cuore” assume una valenza speciale.
Luce, la protagonista del libro, ha trovato questo posto poco fuori Roma, e più precisamente nella zona costiera, dove lo sguardo si perde a contatto con il mare e l’orizzonte diventa infinito. Attimi di benessere multidirezionali che prova a portarsi a casa con l’ausilio di una macchina fotografica sempre appesa al collo.
Sono rimasto ammirato dalla forza d’animo di Luce, capace di continuare a sognare, quando tutto e tutti attorno a lei vorrebbero obbligarla alla “materialità” della vita, come se sognare fosse qualcosa di sconveniente, o peggio ancora di sbagliato.
Con il correre delle pagine, a lato di Luce, cresce la figura di Vit. Un ragazzo conosciuto proprio su quella spiaggia fuori Roma, che avrà il maggior merito di insegnare a Luce il prezzo della realizzazione dei propri sogni. Il quesito importante è se si è in grado di poterne pagare il prezzo.
Romanzo d’esordio di Ludovica Bizzaglia, Abbi cura di splendere regala molti attimi di riflessone ad ampio spettro. Il libro personalmente mi è piaciuto per la sua freschezza e per lo stile comunicativo diretto, di arrivare al nocciolo (o sarebbe meglio dire al sentimento?) del problema senza troppi giri di parola.
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Ludovica Bizzaglia, Abbi cura di splendere, Dea Planeta, Milano, 2019