“Gli aironi non si girano a guardarci, sono concentrati su qualcosa di importante che non riusciamo neanche a immaginare.”
Un libro scritto a sei mani, capace di far sentire gli odori di un tempo ormai andato e di quello presente che scorre via tra le dita, senza che non ce ne accorgiamo. A questi si aggiunge il sapore vero della natura a spingere sul palato e il suono meccanico di quanto creato dall’uomo. Questo è Anime galleggianti, un titolo quanto mai ben scelto.
Gli autori sono due esponenti di primo piano del panorama musicale italiano (Vasco Brondi e Massimo Zamboni), a cui si aggiunge il fotografo Piergiorgio Casotti, per lasciare una traccia diversamente visiva del racconto.
Da un’idea buttata lì per caso e raccolta con uno slancio fanciullesco, i tre decidono di scendere con una zattera lungo il canale Tartaro Canalbianco, uno dei molti del Polesine, che collega Mantova al delta del Po. Una navigazione lenta, per conciliare le riflessioni e l’amore per il territorio. Ritmi nuovi introvabili nella folle quotidianità delle piccole e grandi città, a cui in molti non siamo più abituati.
Fisicamente il libro è diviso in due parti, con i due autori che raccontano singolarmente i rispettivi approcci all’avventura intrapresa e la visione del viaggio. Nelle descrizioni di eventi e paesaggi, risalta il peso specifico della differenza di età e di vissuto dei due autori. Un gioco profondo di prospettive incrociate in cui è bello perdersi.
I luoghi e le persone scivolano sulle pagine, con la medesima lentezza della zattera sull’acqua, non poteva essere altrimenti. Concettualmente lontani ma fisicamente vicini al mondo contemporaneo. Così ogni persona incontrata diventa parte del paesaggio e della continua mutazione dello stesso. Pescatori tedeschi iperorganizzati, rumeni pieni di buona volontà, italiani alla ricerca di un angolo di tranquillità scorrono via con il flusso dell’acqua. E forse è proprio questo il senso ultimo dell’avventura intrapresa dai due autori prima che questa diventasse un libro.
La lettura è risultata una bellissima sorpresa, capace di invogliarci ad andare a scoprire alcuni angoli d’Italia mai realmente valorizzati. Con un carico di storia ed emozioni uniche.
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Vasco Brondi, Massimo Zamboni, Anime galleggianti, La nave di Teseo, Milano, 2016