“Mi ricordo soprattutto il freddo, mai una giornata di sole, ricordo la neve e che eravamo senza calze e senza guanti.”
Quale è il più bel regalo che un nipote possa fare a sua nonna? Essere la sua memoria.
Onorare gli anziani, e il loro vissuto da cui tutti noi deriviamo, quando ancora sono tra di noi, e non rimpiangerli quando è ormai troppo tardi. Un insegnamento importante.
In questo libro per ragazzi, Calabresi racconta la storia di Joshua e nonna Andra, un amore totale. Figlio di un americano e una ragazza italiana poi trasferitasi in California, Joshua sin da bambino trascorre le estati dalla nonna Andra in Italia.
In uno dei lunghi caldi pomeriggi estivi, Joshua chiede alla nonna il significato dei numeri che lei ha tatuati sull’avambraccio, aprendo la porta a ricordi seppelliti sotto una coltre di invisibile neve polacca.
Con la delicatezza di un amore puro, la nonna decide di raccontare al nipote le atrocità patite durante il secondo conflitto mondiale, con la deportazione e i campi di sterminio, di cui fu una delle poche sopravvissute.
Dalla voce della nonna, Joshua apprenderà la storia di altri membri della famiglia, come la bisnonna e il bisnonno di cui conosceva l’esistenza nella genericità che tutti noi abbiamo dei nostri avi, ma non nella particolarità delle loro vite. Andra racconterà poi la storia di altri parenti, uccisi precocemente per lasciare una testimonianza del loro passaggio, come il piccolo cugino Sergio, vittima degli esperimenti dei medici tedeschi che gli avevano iniettato il virus della tubercolosi, morto pochi giorni prima la liberazione, nel codardo impegno nazista a cancellare le tracce dei crimini compiuti.
Il testo è tratto da una storia vera, raccolta dalla viva voce dei protagonisti all’autore, e questo ci piace moltissimo; pensiamo che la testimonianza in prima persona di chi ha subito alcuni crimini abbia un peso specifico maggiore, specialmente in un periodo storico come il nostro in cui si tende a voler sminuire la gravità di alcuni eventi storici, se non peggio a volerli dimenticare.
Un libro per ragazzi consigliatissimo, perché apre enormi spazi di riflessione, e permettere di tramandare la memoria. In un altro libro bellissimo (Radici di Alex Haley) si racconta che tra i Mandinka quando moriva un arafang (anzano della tribù) era come se venisse distrutta una intera biblioteca, e questo è quello che abbiamo pensato ascoltando la voce di Andra.
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Mario Calabresi, Sarò la tua memoria, Mondadori, Milano, 2023