Scritto da Lucia Accoto.
_________________________________________________
Fa paura l’odore della sconfitta. La senti che avanza quando sei in ginocchio, che cresce sino a rimpicciolirti. E se sei un adolescente è anche peggio perché tutto ha un peso diverso, ed ogni singolo problema sembra una catastrofe. Limitata la misura delle cose, delle situazioni, delle relazioni. Nessuno, in realtà, conosce ancora se stesso in un periodo in cui tutto cambia in un batter d’occhio, anche la visione della vita. Il carattere, poi, assorbe quello che i giovani respirano in famiglia, a scuola, per strada. L’esperienza, gli anni, la maturità, offrono un contributo alla formazione della persona. Anche se alcuni resteranno indietro, per scelta o per negligenza. Ma i ragazzi devono essere dei sognatori, dei cuori pirotecnici che esplodono di gioia. Quella, a loro, non deve mancare. Eppure spesso sono corrosi dalla solitudine, dall’ansia di non farcela, di non essere all’altezza. Di sentirsi sconfitti in partenza. Assaggiano la paura e alcuni spezzano i lacci della vita, violandola.
Nel romanzo di Paolo Franco la gioventù, fatta di leggerezza, sembra l’epilogo di una storia a metà. Stoppata, non vissuta, anche mortificata. Sempre in fuga da qualcosa per finire poi nell’attesa che certi sistemi cambino binario. Poi, la sosta. Non solo nelle idee, nelle convinzioni, nell’orgoglio, ma anche nel modo di voler bene, soprattutto verso se stessi. Un libro forte quello di Franco che scivola nei turbamenti dell’anima, fino a sfociare nel suicidio del protagonista, il sedicenne Mark Gordon. Le pagine lievitano di amicizia, di contrasti familiari, di tradimenti, di primi amori, di bullismo, di fallimenti. La scrittura, però, appare schematica a tratti priva di battiti. Si sentono gli affanni dei protagonisti, e il lettore si immedesima nei loro problemi, ma tutto sembra disinfettato, preciso, ordinato. I colpi di scena lo scrittore li inserisce tutti alla fine, nell’ultimo capitolo, come se volesse chiudere in fretta il libro. Ma i messaggi lanciati dall’autore nel suo romanzo di formazione sono chiari. La vita ti prende per mano, sta a te essere vento, sole e tempesta. Ognuno è padrone di se stesso.
____________________________________________________________________________________________________
Paolo Franco, Un giorno in più, Albatross Il Filo, Roma, 2020